chi per un motivo chi per un altro, nel pre-partita i giocatori parevano poco motivati, o almeno così hanno detto al sottoscritto espressamente il Megna nazionale, il presidente e il nostro Uomo Ragno Ferrandi.
ma fortunatamente per loro, qualcun altro era in forma, e forse è proprio grazie alla grinta dell'urlatore ufficiale dei Cocci Luigi che la squadra si è subito svegliata, grazie ad una realizzazione dello stesso Luigi a pochi minuti dall'inizio. a cadenze regolari si sono succedute le reti, sia nostre sia degli avversari, che hanno portato al risultato finale di 4 a 3 per i biancoverdi. gara iniziata tranquilla, va via via facendosi più nervosa, anche a causa di un arbitraggio non proprio brillante.
dopo qualche minuto dal goal coccesco arriva la seconda rete, con un piccolo problema: l'arbitro non la convalida. non stiamo parlando di qualche centimetro, ma di almeno mezzo metro, se non di più, oltre la linea di porta, ma il direttore di gara lascia proseguire, lasciandoci l'amaro in bocca; da sottolineare gli sghignazzi mal nascosti degli avversari, e chi non sghignazzerebbe? poco dopo ancora un'altro momento delicato, cannonata da fuori area e il pallone rimbalza...ma dove? tra i giocatori in campo e le persone in panchina le opinioni si dividono, a qualcuno pare essere rimbalzata nei pali interni della porta, nel qual caso sarebbe goal; altri, me compreso, sono più scettici, fatto sta che nemmeno questa azione viene convalidata come goal.
dopo pochissimo azione clamorosa dei Cocci, il Presidente si trova praticamente a dover tirare a porta vuota ma, complice qualche rimbalzo maledetto, la palla rimane sul posto e, quando Alessandro calcia, il portiere c'è.
arriva poi la seconda rete su altro tiro da fuori area, il pallone rimbalza, ancora una volta chissà dove, e stavolta l'arbitro assegna la rete: altro episodio dubbio dato che è giudizio abbastanza unanime che stavolta il pallone era proprio fuori.
la squadra comunque c'è e, qualche minuto di confusione a parte, tiene bene la partita, da sottolineare il goal buttato via dal nostro Santi Santini, che, solo davanti al portiere, tira invece di passare a Mattia da solo, che si arrabbia.
brivido nel secondo tempo per un calcio di punizione che dapprima sembrava rigore, date le indicazioni dell'arbitro, battuto al limite dell'area di rigore dei Cocci.
tutti i giocatori in campo sulla linea di porta, ma la barriera è inguardabile, con Santini posizionato dal presidente sul palo, mentre tra Federico Ferrandi sul palo opposto e Megna accanto a lui c'è ovviamente uno spazio eccessivo, che sarebbe potuto essere coperto con una barriera posizionata in modo migliore. Luigi, notata l'anomala, da forza ai mantici dentro al suo torace per sbraitare di posizionare meglio la barriera, ma non è ascoltato e gli avversari, con una certa abilità, infilano nell'unico buco rimasto scoperto della porta, quello suddetto.
viene come una manna dal cielo il triplice fischio, e memorabile la faccia semi delusa di Mattia che afferma "abbiamo pareggiato", evidentemente la matematica non era il suo forte a scuola.
è comunque una squadra che c'è, ma ci sono anche alcune frazioni dove si va in totale confusione, vuoi che siamo in vantaggio o meno; è questo il nostro più grande punto di debolezza, una lacuna da colmare in vista delle prossime e più impegnative sfide, e una parola è da stampare bene nella mente dei biancoverdi: continuità. sia nei risultati che nella grinta durante la gara.
solo quando l'avremo raggiunta, allora saremo in grado di levare il sonno a qualche squadra in più di adesso, e potremo ambire alla vetta.
comunque mi pare doveroso sottolineare la meravigliosa parabola di questa squadra da nullità totale a quella che è oggi, competitiva, grintosa, non più da deridere ma capace, quando vuole, di incutere ben altri sentimenti nei nostri avversari.
come il timore.
continuate così, ragazzi, e vedrete che non è lontano il giorno in cui la gente dirà
-contro chi giochiamo la prossima partita?
-contro gli A.C.P. Coccio.
-contro chi giochiamo la prossima partita?
-contro gli A.C.P. Coccio.
-oh, cazzo...
Angelo il Notaro